Affrontare i primi mesi con i giovanissimi può essere impegnativo, ma il risultato è la dolce ricompensa di vedere i primi progressi dopo appena 4-5 mesi.
Conosciamo Luca e Francesca Armando, Fabrizio Migliardi, Diego Ghio, Domenico Dell’Aquila e Enzio Isaia, 6 allenatori uniti dalla passione per il calcio e guidati dalla voglia di trasmettere esperienze e insegnamenti. Sotto i loro attenti occhi troviamo 26 giovani calciatori delle annate 2016, 2017 e 2018 della scuola calcio Cuneo Oltrestura 2016.
A questi aggiungiamo Giovanni Fenoglio e Roberto Boniello, sempre allenatori di altri 11 ragazzi del 2015.
Ma cosa spinge questi allenatori ad immergersi nel mondo complesso e affascinante dell’addestramento di giovani talenti?
“La passione è ciò che ci guida, poiché tutti noi abbiamo avuto la fortuna di giocare a calcio. Ricordando la nostra infanzia, chi ci insegnava aveva un impatto significativo su di noi, e ora desideriamo ripagare quella esperienza ai nostri giovani atleti“, spiega Luca.
Affrontare i primi mesi con i giovanissimi può essere impegnativo, ma il risultato è la dolce ricompensa di vedere i primi progressi dopo appena 4-5 mesi. “La nostra forza sta nel vedere i ragazzi apprendere e applicare quanto insegniamo loro. La soddisfazione nel vedere i loro sorrisi e la loro contentezza è impagabile. Anche a distanza di molti anni, ci riconoscono, portando con sé ricordi delle esperienze condivise durante tornei e feste“, racconta Roberto.
Giovanni che ha iniziato per caso ad allenare i più piccoli, sottolinea l’importanza di creare un gruppo di amici che si diverta insieme. “Gli avversari sono fondamentali; ti permettono di crescere. Essi sono la chiave per divertirsi, migliorare e apprezzare il gioco. Gli avversari devono essere rispettati perché sono parte integrante del gioco. Senza di loro non si potrebbero fare le partite“.
Il calcio, oltre a insegnare abilità sportive, offre preziose lezioni di vita. “Il confronto con i bambini è prezioso. Siamo severi, ma coinvolgiamo i ragazzi, mostrando loro dove sbagliano e come migliorarsi. Il calcio insegna anche a vivere con gli altri e fornisce una grande motivazione“. Precisano “… siamo favorevoli all’esplorazione di altri sport da parte dei nostri ragazzi, perchè la pratica di discipline diverse può contribuire alla crescita complessiva di un giovane atleta. Tuttavia arriverà il momento in cui i ragazzi dovranno fare una scelta perché non potranno fare tutto: la scuola e gli impegni saranno superiori rispetto a quelli che hanno adesso!”
“I rapporti con i genitori sono sempre stati positivi. Il giusto equilibrio è fondamentale, poiché qui giocano tutti ed è più semplice mantenere l’armonia. Le vittorie e la crescita provengono dal contributo di tutti i ragazzi“, concludono Luca, Roberto e Giovanni sottolineando l’importanza della collaborazione e del sostegno in questo affascinante viaggio calcistico.